mercoledì 1 giugno 2011

Lettura a costo zero

Complici alcuni libri da restituire e altri da rinnovare in biblioteca, nel primo pomeriggio mi sono concessa un piccolo lusso infrasettimanale: sono andata in biblioteca.
Mi piace andarci durante la settimana, rosicchiando un po' di tempo al lavoro: in primo luogo perché lavorando per i fatti miei l'orario può essere un po' più flessibile, e in secondo luogo perché spesso il sabato torno in ufficio a completare delle cose che mi sono rimaste indietro; poi ci sono la spesa, e due -ma proprio due, eh- colpi di ramazza alla casa, ed eccoci a pomeriggio inoltrato. Aggiungete che la biblioteca qui il sabato chiude alle cinque e mezza, che ovviamente è molto più frequentata che in settimana, e capirete perché amo visitarla "clandestinamente" durante la settimana.
Mi capita di pensare spesso che è un lusso a costo zero: ho fatto la tessera della biblioteca in quarta elementare per fare delle ricerche e da allora, a parte il costo fisico della tessera, non ho mai più speso un soldo -multe a parte, ma questo ha a che fare con la mia bravura nel pirlare in giro.

Tutto questo mi porta a una sola domanda: come mai così tanta gente non ha la tessera della biblioteca? Sono davvero tutti come la mia mamma, che per apprezzare davvero un libro deve comprarlo?
Quando vado in biblioteca, è come se fossi a casa: tutti quegli scaffali pieni di libri sono lì e aspettano solo me. E' un insieme di mondi e di possibilità che si aprono davanti a me.

Forse è il caso di lanciare un movimento: più gite in biblioteca per tutti!
Voi che ne dite?

Intanto per ora mi sono buttata su Kerouac: avevo provato a leggerlo alle superiori e l'avevo abbandonato dopo poche pagine. Vediamo ora se, complice l'età -ahimè, ben più avanzata- e quei lontani quindici giorni on the road negli Stati Uniti, riuscirò ad apprezzarlo fino in fondo.

2 commenti:

  1. Ho sempre amato la biblioteca, ma in questo periodo non tanto: fai conto che qui nella mia nuovacittà-dialtraprovincia il lunedì è l'unico giorno in cui è aperta fino alle 18.30 - 19.00 e il sabato... E' CHIUSA...... Che tristezza...

    Mi sa che "espatrierò" da voi!

    OrsaLè

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  2. Sono sempre più convinta che gli orari di certi servizi dovrebbero essere rivisti: per esempio, che senso ha aprire una farmacia in un centro commerciale per poi farle seguire orari diversi?
    Per le biblioteche è la stessa cosa: la farmacia cura il corpo, ma la biblioteca risolleva lo spirito!

    Ps: certo che chiudere una biblioteca il sabato è un scelta a dir poco miope.... penso proprio che da noi ti riaccoglieranno a braccia aperte! :)

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.