martedì 8 gennaio 2013

Raymond Queneau, "Zazie nel metro"

NOME DEL FARMACO: Zazie nel metro
ALTRI NOMI DEL FARMACO:  Zazie dans le metro  nei paesi francofoni (titolo originale).
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE: Raymond Queneau per l'edizione originale, Franco Fortini per la traduzione italia.
PRODUTTORE PER L'ITALIA: Einaudi Editore, Torino.
CATEGORIA FARMACOLOGICA: romanzo, divertissement, pastiche linguistico.
COMPOSIZIONE:  dice già molto questa considerazione dell'autore:
« Parigi è solo un sogno, Gabriel è solo un'ombra, Zazie il sogno di un’ombra (o di un incubo) e tutta questa storia il sogno di un sogno, l'ombra di un’ombra, poco più di un delirio scritto a macchina da un romanziere idiota. »
(Raymond Queneau a proposito di Zazie nel metro)
Immaginatevi una ragazzina di provincia che viene parcheggiata dalla madre dallo zio parigino perché la stessa madre possa starsene in santa pace con il nuovo fidanzato; immaginatevi uno zio parigino che è un omone grande e grosso che per guadagnarsi da vivere appare in uno spettacolo di Montmartre travestito da ballerina classica, ad uso e consumo del popolo della notte che affolla il locale. Immaginatevi questa ragazzina, ribelle e insolente, il cui unico sogno è vedere il metrò, che si trova di fronte a una serrata senza precedenti dei trasporti pubblici parigini. Immaginatevi le fughe a ogni ora del giorno e della notte e gli incontri con la galleria più eterogenea di tipi strambi che possiate immaginare. Ecco a voi Zazie.
Contrariamente a quanto sostiene Roland Barthes nei contributi, non dev'essere stato troppo difficile per Louis Malle trarvi il film omonimo: la trama in sé -uno spasso-  sembra scritta come una sceneggiatura, i dialoghi sono divertentissimi e attuali. Lo leggerete in un lampo e vi divertirete come pazzi.

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.