sabato 5 marzo 2011

E tuo padre voleva un maschietto, ma -ahimè- sei nata tu

NOME DEL FARMACO: La ballata delle prugne secche
PRODUTTORE PER L'ITALIA: Castelvecchi, Roma 
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE: Pulsatilla (al secolo Valeria di Napoli)
CATEGORIA FARMACOLOGICA: bio-novel, non-romanzo, insomma vedete un po' voi.
COMPOSIZIONE: quando una nasce a Foggia, prima o poi non può non cercare di mettere in pratica il detto "fuggi da Foggia". Quando nasce in una famiglia di sinistra con genitori abbastanza giovanili ma purtroppo incapaci, anticiperà i tempi. Certo che poi, finire a Milano in un'accademia di comunicazione upper class e very fashionable and trendy e venir soprannominata "Gabibbo" a causa di un giubbotto rosso comprato al mercato prima di partire non aiutano l'equilibrio. Puoi solo vendicarti con l'apertura di un blog che fa riderissimo e condividere con il mondo delle illuminazioni fondamentali (qualche assaggio in più lo trovate qui):
1)La cellulite è come la mafia. Non esiste. Se la sono inventata dal niente. O meglio, c’è sempre stata, ma, guarda un po’, per dieci milioni di anni non ha mai dato fastidio a nessuno. [...] Il 98% delle donne ha la cellulite: combatterla è un suicidio statistico collettivo. Avrebbe molto più senso che quel 2% di stupide sgallettate si facesse impiantare un chilo di arance sottochiappa invece di stare a impazzire noialtre tutta la vita. 
2)Crescere in una famiglia di sinistra significa avere genitori piuttosto giovanili, e avere genitori piuttosto giovanili, nel novanta per cento dei casi, significa avere a che fare con due incapaci. Se gli incapaci sono anche divorziati, la situazione si complica, perché mentre stai facendo la badante a uno, l’altro sta combinando guai dall’altra parte della città. Se poi uno dei due soffre di un disturbo bipolare maniaco-depressivo, e oggi pensa di essere san Francesco, e domani pensa di essere il Mago Zurlì, nel mentre che lo raggiungi in macchina lui avrà già mandato a carte quarantotto il reparto pescheria della Conad nel tentativo di moltiplicare le sogliole. Se poi, metti, l’altro genitore s’innamora di un musicista americano (aggiungendo un terzo – incapace – elemento divorziato alla lista, per di più non particolarmente sobrio), dandoti la fastidiosa impressione di essere imprigionata in un telefilm di Retequattro fascia pomeridiana, puoi ufficialmente – e a ragione – dire di essere un’adolescente con problemi.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE: per ridere, ridere, ridere ancora.
INTERAZIONI MEDICAMENTOSE: alcuni passi in cui si racconta la vita quotidiana a Foggia mi hanno tanto ricordato questo film, a mio modesto parere degnissimo compare del libro.

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.