martedì 8 marzo 2011

Celebrando l'altra metà del cielo

Ci sono momenti in cui è necessario e imperativo provare a staccarsi dal coro di banalità. 
Quindi:
  • all'unico uomo che non ci tradirà mai, il papà (definizione coniata da un'amica intelligente che passa le sue giornate in una via Olgettina diversa da quella di cui si parla nelle ultime settimane);
  • all'unico uomo che non ci tradirà mai, l'amico gay (definizione coniata da un uomo tanto intelligente quanto la donna di cui sopra);
  • agli uomini che speriamo non ci tradiscano mai (fidanzaticompagnimaritifigli);
  • a tutti gli uomini che hanno visto in noi qualcosa che neppure noi sapevamo di avere o essere;
  • all'uomo che ci ha assunte, promosse, riconfermate perché siamo brave a fare il nostro lavoro, punto e basta;
  • ai padri che sono stati con noi in sala parto senza svenire; ai padri che hanno imparato a cambiare i pannolini; ai padri che si alzano di notte quando noi siamo stravolte;
  • ai nonni che per amore dei nipoti hanno imparato a cambiare i pannolini;
  • agli uomini che sono capaci di spazzare via tutte le nostre paranoie;
  • agli uomini che non vedono in noi delle tette ambulanti ma delle persone.
A tutti loro, l'altra metà del nostro cielo, grazie di cuore.

Nessun commento:

Posta un commento

Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.