lunedì 21 marzo 2011

Take me now, baby, here as I am

Ecco qui: il non-plus-ultra di una domenica mattina soleggiata.

NOME DEL FARMACO: Just kids
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE: Patti Smith
PRODUTTORE PER L'ITALIA: Feltrinelli, Milano
COMPOSIZIONE: Patricia Smith e Bob Mapplethorpe sono due figli del lunedì. Crescono nella grande provincia americana, sentendosi sempre un po' fuori posto. Ad un certo punto, la svolta: Patricia rimane incinta a sedici anni, viene espulsa dal college e decide di tentare la fortuna a New York: vuole diventare un'artista. Bob scopre gli acidi e l'arte, e si precipita al Pratt College di Brooklyn.
Le loro strade si incontrano subito: Bob salva Patricia dalle insistenze di uno scrittore di fantascienza, divide con lei un egg cream ed è l'inizio di una relazione d'amore, di un sodalizio d'arte e di amicizia che li accompagnerà per la vita. Dalle loro stanze, prima a Brooklyn, poi al mitico Chelsea Hotel, fino ai loft lì accanto, eccoli nascere: l'artista e fotografo Robert Mapplethorpe e la poetessa maudit del rock Patti Smith. 
Con una dolcezza disarmante e una prosa coinvolgente, Patti rende intima e delicata una storia che, in certi punti, ha dei risvolti impegnativi: la fame continua; la presa di coscienza di sè; la nascita della consapevolezza, da parte di entrambi, dell'omosessualità di Robert; e infine la capacità di andare "insieme, ma ognuno per la sua strada".
INDICAZIONI TERAPEUTICHE: fanatici del rock -ovviamente; appassionati della scena newyorkese underground degli anni Settanta; ma soprattutto, per apprezzare Patti fino in fondo.

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.