mercoledì 6 aprile 2011

Sperimentare una speranza

Per mia grandissima fortuna, né io né la mia famiglia abbiamo avuto troppi incontri con le malattie.
Certo, parecchi miei parenti hanno o hanno avuto problemi cardiovascolari, chi lievi e chi invece alla lunga letali; ma tra le malattie che abbiamo sperimentato in famiglia quelle che mi hanno colpita di più sono legate alla degenerazione dell'attività del cervello. Mia nonna ha dato evidenti segni di Alzheimer in età molto avanzata, ma i suoi ultimi mesi sono stati pesanti -per lei, senza dubbio, ma soprattutto per noi. Mia zia, invece, è stata colpita da una demenza molto precocemente e la sua malattia ha avuto un decorso così veloce che quando è morta siamo rimasti impietriti. Dal dolore, ma soprattutto dallo stupore per la velocità con cui la sua situazione clinica è cambiata.
Quindi, ogni articolo che parla di avanzamenti o di nuove soluzioni (anche se in via sperimentale) nella ricerca scientifica sulle malattie neuro-degenerative a mio modo di vedere è una buona notizia. Proprio come questa notizia data dal Corriere.

2 commenti:

  1. Io ho una zia che è stata colpita dall'Alzheimer molto precocemente. Le sue condizioni attuali stringono il cuore. Grazie davvero di avermi fatto conoscere questa promettente notizia!

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  2. (Im)Perfect, hai tutta -ma proprio tutta- la mia solidarietà!
    Le demenze sono malattie davvero infide: ti lasciano indifeso e nudo davanti al mondo. E' bello sapere che c'è qualcuno che sta provando a evitare tutto questo!

    grazie di essere passata!

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.