venerdì 23 novembre 2012

L'impero declina ancora: "La scuola raccontata al mio cane"

Dopo le lamentazioni, torniamo a parlare di libri.

NOME DEL FARMACO: La scuola raccontata al mio cane
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE:  Paola Mastrocola
PRODUTTORE PER L'ITALIA: Guanda, Parma
TIPOLOGIA FARMACEUTICA: saggio punteggiato di momenti autobiografici
COMPOSIZIONE: quelli della mia generazione che entravano in classe il primo giorno della superiori con un sorrisetto sprezzante sulla faccia erano delinquenti oppure strafottenti. Noi, gli altri, la maggioranza, avevamo ben fifa. Non lo facevamo vedere, per carità. Però che paura questa scuola nuova piena di professori autoritari e di materie nuove, questi anni che ci si aprivano davanti pieni di libri, versioni, paradigmi, formule.
Il terzo giorno della quarta ginnasio la professoressa di greco e latino ha voluto fare "un giro di domande, così per vedere come ve la cavate" e io ho scoperto che quella tabella con la classificazione fonetica dei suoni dell'alfabeto lei la voleva a memoria. Arrivato il mio turno, scena muta. Anzi, peggio: una serie di suoni inconsulti che non volevano dire niente, seguita dal suo sguardo inceneritore. Volevo morire.

Oggi, questi aneddoti sono racconti di un mondo che non esiste più: oggi la scuola deve accogliere, recuperare i soggetti in difficoltà, pianificare, progettare. La professoressa Mastrocola si ribella a questo tipo di scuola. I ragazzi devono imparare a studiare, a passare del tempo -molto tempo- sui libri, a confrontarsi con la sintassi di Tacito, con la metrica e con quei maledetti paradigmi greci. La ricompensa? Scoprire un mondo che altrimenti ci resterebbe ignoto: quello della letteratura, della poesia, della filosofia. Una volta cresciuti, gli studenti non avranno più il tempo necessario per buttarsi a pesce su Joyce e capirlo: ci saranno altre responsabilità a distogliere la loro attenzione.
Rendendo la scuola più facile e "amica", insomma, stiamo facendo un grave torto alle generazioni future: spianiamo loro la strada verso la superficialità, la leggerezza, l'incostanza. E' davvero questo che si meritano?
INDICAZIONI TERAPEUTICHE: questo libro dovrebbe essere letto da tutti i Ministri della Pubblica Istruzione che si sono succeduti in carica da quindici anni a questa parte. La lettura dovrebbe essere seguita da un pubblico mea culpa  per tutte le opportunità che sono state tolte ai cittadini del Paese.
In alternativa, dovrebbe costituire lettura obbligatoria per tutte le classi del primo anno delle superiori e dovrebbe essere utilizzato dalle suddette classi come piattaforma programmatica per migliorare le inutili rivendicazioni che vediamo ogni ottobre nelle nostre piazze.

Nessun commento:

Posta un commento

Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.