martedì 22 aprile 2014

Recensione: La rivale

Ci sono cose che, nel vortice della vita moderna e della scolarizzazione di massa, si sono perse quasi irrimediabilmente.
Una di queste è l'educazione musicale. La maggior parte di noi trema al solo pensiero di chiudersi in un teatro per un'opera in cinque atti; sbadiglia non appena entra in chiesa a Pasqua e si sente dire che la Messa è cantata; cambia stazione radio non appena capita su qualche rara frequenza che, avamposto in un territorio abbandonato, trasmette brani più o meno famosi di musica classica. A malapena tolleriamo i dischi di attesa che ci propinano clienti e call-center quando facciamo una telefonata.  Ad oggi, l'educazione musicale dell'individuo si riduce a quelle poche ore di educazione musicale che si fanno a scuola (e la domanda è: esiste ancora l'insegnamento di educazione musicale?), alla catechista che ti spinge ad andare a cantare nel coretto dei ragazzi, alle bande cittadine.

Stante queste premesse, questo racconto implica qualche iniziale difficoltà di comprensione nel lettore che, poco versato nell'arte del belcanto, si trova nel bel mezzo della diatriba operistica per eccellenza: qual è il posto che spetta alla Divina Maria Callas nell'Olimpo degli dei delle sette note? Ha innovato o rovinato il modo di percepire l'opera lirica puntando tutto sull'unione tra presenza scenica e un'estensione vocale sfruttata fino all'ultima nota disponibile? Carmela Babaldi (se vi suona un campanello in testa e vi si accende un cartello luminoso con scritto "Renata Tebaldi" avete ragione: è lei il riferimento dell'autore), anziana ex-soprano tornata, dopo decenni in Sudamerica, a visitare il Teatro alla Scala, considera la Divina una sciagura per il mondo operistico e combatte con tutte le sue forze per dimostrare di avere ragione. Ma la vita è bastarda, e il finale rappresenterà la beffa estrema per l'anziana Carmela.


Eric-Emmanuel Schmitt
La Rivale. Un racconto su Maria Callas
Edizioni E/O, Milano


Da ultimo, chi -come la sottoscritta, eh, che vi credete?- vorrebbe migliorare la propria conoscenza della musica e delle regole che la dominano, dovrebbe andare a cercarsi su YouTube i video degli Young People's Concert: una serie di lezioni-spettacolo sulla storia della musica e sulle forme musicali tenute, a partire dagli anni Sessanta, presso il Lincoln Center di New York da grandi direttori d'orchestra e rivolte a bambini e adolescenti. Se avete Sky, le singole lezioni girano anche su Classica (canale 131).

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.