Una di queste è l'educazione musicale. La maggior parte di noi trema al solo pensiero di chiudersi in un teatro per un'opera in cinque atti; sbadiglia non appena entra in chiesa a Pasqua e si sente dire che la Messa è cantata; cambia stazione radio non appena capita su qualche rara frequenza che, avamposto in un territorio abbandonato, trasmette brani più o meno famosi di musica classica. A malapena tolleriamo i dischi di attesa che ci propinano clienti e call-center quando facciamo una telefonata. Ad oggi, l'educazione musicale dell'individuo si riduce a quelle poche ore di educazione musicale che si fanno a scuola (e la domanda è: esiste ancora l'insegnamento di educazione musicale?), alla catechista che ti spinge ad andare a cantare nel coretto dei ragazzi, alle bande cittadine.

Eric-Emmanuel Schmitt
La Rivale. Un racconto su Maria Callas
Edizioni E/O, Milano
Da ultimo, chi -come la sottoscritta, eh, che vi credete?- vorrebbe migliorare la propria conoscenza della musica e delle regole che la dominano, dovrebbe andare a cercarsi su YouTube i video degli Young People's Concert: una serie di lezioni-spettacolo sulla storia della musica e sulle forme musicali tenute, a partire dagli anni Sessanta, presso il Lincoln Center di New York da grandi direttori d'orchestra e rivolte a bambini e adolescenti. Se avete Sky, le singole lezioni girano anche su Classica (canale 131).
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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.