sabato 10 maggio 2014

Giganti, ce ne stanno pure qui: Bianca Pitzorno

Non credo di rivelare un segreto scottante se vi racconto che il vero nome del PiccoloG inizia -ovviamente- con la G ed è Giorgio. Un po' casualmente e un po' no, le prime due lettere del nome corrispondono alle prime due lettere del nome di: suo padre (qui chiamato IlGrandeG mica per niente, e poi anche perché mi ricorda tanto il GGG, il Grande Gigante Gentile di Rohal Dahl), suo nonno e il suo bisnonno.
Diciamo che prima ci siamo detti "che te ne pare di Giorgio?" "Oh, va' che bel nome. Mi piace proprio." "Purammè. Lo chiamiamo così allora?" "Andata".
Poi, qualche settimana dopo averlo in braccio, ci siamo accorti che c'era questo altro filo delle iniziali che legava le ultime quattro generazioni e mi è sembrata una cosa davvero tenera.
Inoltre, pensavo anche che di Giorgi che hanno fatto qualcosa di notevole ce ne sono un po': se su certe cose il Presidente-Con-Viva-e-Vibrante-Soddisfazione-Napolitano mi lascia perplessa, ho meno perplessità su Giorgetto Giugiaro e Giorgio Gaber. E anche re Giorgio VI non mi dispiaceva mica.

Se fosse stata una femmina, invece, mi sarebbe piaciuto darle un nome letterario. Ma quale?

Virginia, come la mia cara Woolf? Ma è proprio il caso di dare a una bambina il nome di una scrittrice immensa, certo, che però di certo non ha fatto una belle fine?
 ["Mamma, perché mi hai chiamato Virginia?" "Perché c'era questa signora bravissima che si chiamava Virginia anche lei. " "E cos'ha fatto la signora Virginia?" "Oh, beh, ha scritto libri meravigliosi. Un giorno, quando sarai grande, li leggerai e ti piaceranno tantissimo. " "E poi cos'ha fatto la signora Virginia?" "Mah, si è riempita le tasche di sassi e s'è buttata nel fiume."]

Un altro nome letterario che mi piaceva moltissimo -importabile per una donna di qualunque età, ma via, non sottilizziamo- era Amaranta. "Amaranta chi? " Amaranta, una delle figlie di Ursula e Arcadio Buendìa in Cent'anni di solitudine. Ma ce lo vedete voi ilGrandeG -uno che mi ha detto "Stella è il nome di una cosa, non di una persona, chiaro?"- dirmi "Oh, Amaranta.. che bel nome!"

Fortunatamente ho avuto un maschietto e il problema non si è posto.


Ma se fosse stata femmina, un'intervista letta qualche giorno fa mi ha fatto venire in mente il nome giusto: Bianca.

Bianca come Bianca Pitzorno, ovviamente. Ho avuto il piacere di incontrare la signora Pitzorno dal vivo, quando facevo la volontaria all'Unicef. Non immaginatevi che dopo essere state presentate abbiamo discusso di alta letteratura e del senso della vita, eh; è stata più una cosa del tipo "Bianca, questa è Libraia, una delle nostre volontarie." "Piacere, Libraia." "Piacere mio, signora Pitzorno." "Ti dispiacerebbe chiamarmi un taxi per la Stazione Centrale? Finisco l'intervento alle 16.00." "Certo, signora Pitzorno." "Grazie, molto gentile."
Insomma, state leggendo quella che una volta ha chiamato un taxi per Bianca Pitzorno, la più grande scrittrice italiana vivente di libri per ragazzi.

La produzione della Pitzorno, rivolta tanto ai ragazzi quanto agli adulti, è sterminata (soprattutto trattandosi di una persona che non fa la scrittrice di professione). Io l'ho conosciuta solo come autrice di libri per ragazzi e mi sento di consigliare questi romanzi, che secondo me possono tranquillamente essere letti con diletto anche dai maggiorenni:

Speciale Violante  e  Principessa Laurentina  (in quest'ordine, così crescete con la protagonista; il primo lo consiglio soprattutto se vi piacciono le serie televisive, perché usa proprio una serie come pretesto per il racconto.)

Polissena del Porcello (se siete allergici al mito della principessa tutta perbene e perfettina; come leggete nell'intervista, il libro è nato perché la Pitzorno odiava l'aura mitologica intorno a Lady D. Fanatici di Kate Middleton, astenersi, quindi.)

Clorofilla dal cielo blu (qualcuno critica questo libro definendolo inconcludente e confusionario; io credo che valga la pena di leggerlo solo per l'immagine di Milano trasformata in una giungla, con i bambini che si arrampicano sul monumento di Piazza Duomo ricoperto di liane. Astenersi coloro che trovano l'ecologismo uno specchietto per le allodole.)

Una cosa mi manca, però, ed è la produzione per adulti. Qualcuno di voi ha letto qualche biografia? Avete altri romanzi da consigliarmi?

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