lunedì 16 novembre 2015

Dacci oggi la nostra paura quotidiana (Parigi è vicina)

Ho iniziato a scrivere questo post. Ho descritto il mio inizio di giornata, quello che mi è passato per la testa.

Poi mi sono fermata,

Ho cancellato tutto.

Ho avuto paura. Paura che qualcuno leggesse degli scenari apocalittici che mi sono venuti in mente e fosse talmente fuori di testa da metterli in atto.


E in soldoni la conclusione è questa: posso vivere con meno. Con meno vestiti, con meno cibo, con meno libri. Senza gas, senza elettricità, senza macchina. Con qualche acciacco in più.

Ma senza la libertà, mia, dei miei figli, degli altri miei cari no, davvero non posso vivere.

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.