mercoledì 16 marzo 2016

La mia imprescindibile e non richiesta opinione sul caso Giorgia Meloni

Per chi negli ultimi due mesi avesse vissuto fuori dall'Italia, il caso è che l'ex ministro Giorgia Meloni è incinta.

Per chi negli ultimi mesi del telegiornale avesso guardato solo le figure, il caso è che l'ex ministro Meloni aveva accarezzato l'idea di candidarsi a sindaco di Roma. Alla vista del test positivo, sostiene di aver cambiato idea.
[Secondo me, invece, non ha cambiato idea per niente,
ma deve aver pensato che sostenere "adesso non è il caso" 
fosse la posizione politica che avrebbe pagato di più e meglio.
Infatti ora una parte della destra la sta invocando come nume tutelare.]

In un imbarazzante vortice di gazebi, primarie raffazzonate e dichiarazioni che cambiano come una manica a vento nella Tornado Alley, il diretto sfidante Guido Bertolaso e il suo sostenitore Silvio Berlusconi hanno sostenuto che Giorgia Meloni non può sedersi sulla poltrona in Campidoglio al settimo mese di gravidanza, che sarebbe un lavoro troppo impegnativo per una puerpera.

Giorgia Meloni ha risposto citando tutte le donne che lavorano, che fanno i salti mortali, che fanno sacrifici e vattelapesca.


In tutto il bailamme, un assordante silenzio: quello dei padri. 
Mentre la futura mamma dichiara e replica a destra e a manca, il futuro papà se ne sta ben zitto. Sempre la futura mamma, non si sa se per caso, per calcolo o perché proprio non lo considera, non lo cita neppure.
Gli altri esponenti politici si premurano di dare all'ex ministro la loro simpatia, sostengono - in maniera estremamente parac*°@, passatemi il francesismo- che una donna può fare tutto quello che vuole, che le donne sono straordinarie, che sanno tenere assieme tutto. Ma di far passare il messaggio che se una futura mamma non vuole perdere un'occasione lavorativa potrebbe esserci un futuro papà disposto a farsi carico delle incombenze genitoriali, no, questo no: mica che poi diventiamo come la Svezia.



Aggiornamento del 16 marzo 2016, ore 14:39

Quod erat demonstrandum

Nessun commento:

Posta un commento

Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.