venerdì 15 giugno 2012

Stringiamci a coorte, siam pronti a cantare!


Giovanni Allevi dirige l'inno italiano
con l'orchestra della Rai
(photo credit: ANSA, trovata su CdS.it)
Sarà perché la ziaP mi ha cresciuta a libri, pane e nazionalismo.

Sarà perché trovo Fratelli d'Italia una melodia magari non raffinatissima, ma bella da cantare e trascinante.

Sarà perché i nonni, convinti che un giorno ilPiccoloG vincerà otto campionati del mondo su strada, cinque cronometro, otto Giri d'Italia, nove Tour de France e una svariata serie di medaglie olimpiche, gli hanno insegnato prima l'inno di Tanti auguri a te.

Sarà perché quando, allo spettacolo finale del'asilo, ho visto i grandi di tutte le classi congedarsi dalla scuola materna cantando a squarciagola, tutti abbracciati, "Frate-e-lli, d'Ita-a-liaaa, l'Ita-a-liaa s'è de-e-sta" e mi è venuto il magone.

Sarà perché il nostro tricolore, tutto brillante e verde e rosso e bianco, mi mette di buon umore e mi piace da impazzire vederlo appeso fuori dalle case, proprio come fanno gli americani con la loro Star-Spangled Banner.

Sarà per tutto questo o perché in fondo sono una stupida, sfegatata, nazionalista romantica proprio come la ziaP, però trovo bellissimo che, dall'anno prossimo, il 17 marzo sarà la "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera".

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.