mercoledì 15 maggio 2013

La festa della mamma, Le Tre Minestre e LibriAcolazione

E insomma, la cosa è che venerdì, dopo essermi vista mettere in mano dal PiccoloG un lavoretto per la Festa della Mamma allo stesso tempo strappalacrime e ma-mi-stai-prendendo-in-giro-?- (sì perché dare alla Libraia più pollice nero della Brianza intera un vasettino con dentro erba e semi e la scritta "Mamma, aiutaci a crescere!" non è proprio il gesto più furbo e amico dell'ambiente che si possa fare), la sera la premiata ditta Piccolo&GrandeG è tornata a casa con un regalo per me.
Incredibile dicto audituque, avrebbe detto un mio compagno delle superiori che non era proprio tutto lui. Doppiamente incredibile dicto audituque, perché era un libro, ed erano secoli che ilGrandeG non mi regalava un libro.

Andrea Vitali l'avevo leggiucchiato qui è là nelle mie incursioni in biblioteca, ma non avevo mai letto nulla per intero perché non mi convinceva: mi pareva uno stile spezzettato, frenetico, fatto di frasettine brevi e veloci che non ti lasciano in bocca nessun sapore.
Per accompagnare: finto brownie al doppio cioccolato con
succo di pompelmo rosa, mirtillo rosso ed estratto di tè bianco.
Quindi ho preso in mano questo Le tre minestre subito dopo averlo ricevuto (son mica ossessivo-compulsiva per niente), ma con un po' di sospetto.
Sospetto del tutto infondato perché questo racconto mi è piaciuto moltissimo, quindi ecco a voi il foglietto illustrativo.


NOME DEL FARMACO: Le tre minestre
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE: Andrea Vitali, medico condotto bellanese.
PRODUTTORE PER L'ITALIA: Mondadori, Milano
COMPOSIZIONE: nelle famiglie dei nostri genitori i rapporti di forza e di potere erano strani. Il nome di mio padre, per esempio, non l'hanno scelto i miei nonni. Subito dopo la sua nascita, le sue zie hanno fatto un conciliabolo e ne sono uscite con il nome della creatura, scelto tra quelli meno storpiabili del repertorio italiano. Anche nella famiglia dell'autore, il potere era saldamente in mano alle zie: le tre minestre del titolo, le quali hanno seguito la regola aurea del divide et impera e si sono divise i compiti, diventando rispettivamente il Ministro degli Interni, il Ministro degli Esteri e il Ministro dell'Agricoltura. Il passaggio da ministro  a minestra avviene grazie a un semplice detto popolare, per cui la minestra è la biada dell'uomo (e rifiutarla è uno sgarbo all'evoluzione del genere umano).
E così, tra galline ripiene e panini illusionisti, ci viene raccontata questa storia di gente semplice, di momenti di festa e di terrore, di convivialità genuina. 
Se interessa un approfondimento sulla cultura culinaria del luogo e del periodo, in appendice trovate le ricette che, nel libro, aiutano la storia a dipanarsi.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE: ideale per gli appassionati del lago o per i nostalgici dei bei tempi andati, quando l'influenza si curava con i cataplasmi e non con gli antipiretici.

Nota bene: con il foglietto illustrativo di oggi si inaugura un nuova rubrica: #LibriAColazione. Non perché qui si abbia il tempo di legger libri a colazione, ma solo perché la colazione, chissà perché, è l'unico momento della giornata nella quale la sottoscritta riesca ad accoppiare la presenza di libro e cellulare.
Sentitevi ovviamente liberi di buttarvi a capofitto e di raccontarmi quali sono, i vostri LibriAColazione.


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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.