martedì 24 settembre 2013

Mammina cara

Dovrei raccontarvi delle nostre vacanze, ma -come mio solito- mi accorgo di non avere tempo.
Quindi ripiego su quel che abbiamo fatto domenica: andata-ritorno in giornata nel mantovano, al paese dei miei nonni. Da quando è nato il PiccoloG tendiamo a restare lì almeno una notte perché altrimenti l'effetto benefico della gita viene annullato dal dover percorrere due volte in un giorno la malefica A4. Le quattro corsie tra Bergamo e Milano hanno migliorato le cose, però la tradizione della coda del fine settimana non è sparita: si è solo spostata da Bergamo a Brescia.
Ad ogni modo, non potendo andar lì sabato, abbiamo fatto uno strappo alla regola. Siamo partiti ieri mattina sul presto, e alle nove e un quarto eccoci arrivati.

Colazione, e il resto della mattinata sdraiati al sole nell'orto con ilPiccoloG che giocava a saltarci sulla pancia (quest'ultima una piacevolezza che non vi dico).

Non avevamo voglia di cucinare quindi abbiamo mangiato fuori. E abbiamo, ovviamente, fatto più che onore alla tavola.

Come dicevo prima, però, c'era sempre l'ostacolo A4 che si frapponeva tra noi e il nostro rilassamento.
Infatti, entrati in autostrada, abbiamo percorso circa cinquecento metri e poi ci siamo irrimediabilmente fermati. Risultato: ritorno percorso in due ore e mezza anziché un'ora e venti.

Ceniamo un po' svogliati, sistemo la cucina ancora più svogliata e il PiccoloG comincia ad accusare gli effetti della giornata movimentata, diventando semplicemente insopportabile.
Sperando di ritardare il momento in cui sarà messo a letto, pianta un casino inenarrabile perché lui ha sete, mammina dai, dammi da bere, ho sete ho sete ho sete ho sete ho sete ho sete [volume della voce che si alza gradualmente]

-PiccoloG, quando fai così avrei voglia di diventare una di quelle madri insopportabili che quando diventano vecchie fanno le bisognose e le incapaci e passano la giornata a farsi servire e riverire.
-Libraia, va bene che sei stanca ma questa è una cosa davvero brutta da dire.
-Ma poi, mamma.... tu sei già vecchia.

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Perché mica si può sempre andare a Londra a sfogarsi allo Speakers' Corner.